Data Management con Longwave & Pure Storage: dì addio ai problemi di storage!

Gestire i dati oggi significa affrontare sfide che vanno ben oltre la semplice “capacità di archiviazione”, come invece era un tempo. Le aziende devono garantire prestazioni elevate, continuità operativa, sicurezza contro attacchi sempre più sofisticati e, al tempo stesso, ridurre costi ed emissioni: tutto questo non è possibile con le soluzioni di storage tradizionali.

Eppure molte realtà continuano a basarsi su infrastrutture di storage legacy, progettate per gestire volumi di dati contenuti. I colli di bottiglia diventano inevitabili: database che rallentano, processi di analytics interminabili, utenti e clienti costretti ad attendere…  tutto questo si traduce non solo in inefficienza, ma anche in costi nascosti dovuti a perdita di produttività e minore competitività. Gli ambienti eterogenei e distribuiti, inoltre, con soluzioni di storage diverse e stratificate nel tempo, generano complessità. Ogni sistema richiede competenze specifiche, manutenzione dedicata e licenze spesso onerose. Il risultato? Una spirale di costi operativi difficili da prevedere e gestire.

Così come è molto difficile prevedere la crescita aziendale. Crescere oggi non significa solo “avere più spazio”. Le aziende hanno bisogno di scalare velocemente in termini di capacità, performance e servizi, senza interruzioni e senza dover pianificare onerosi “refresh” tecnologici. Le soluzioni legacy, invece, costringono spesso a sostituire interi sistemi, con costi e rischi elevati. Pure Storage risolve questo problema con una scalabilità non-disruptive: si possono aggiungere capacità e prestazioni senza downtime e senza migrazioni complesse.

Dal punto di vista della sicurezza, gli attacchi ransomware hanno dimostrato come lo storage tradizionale non sia attrezzato per garantire protezione proattiva dei dati. Snapshot modificabili, backup non integrati e soluzioni frammentate rappresentano punti deboli che i cyber criminali possono sfruttare.

Insomma… scarse performance, costi che lievitano, sicurezza a rischio… chi non si è trovato almeno una volta a combattere con questi problemi? E se vi dicessimo che c’è un modo per trasformare questo stress in un’opportunità?

La nuova frontiera del Data Management

Nei nostri progetti, implementiamo soluzioni Pure Storage – nominata Leader nel Gartner® Magic Quadrant™ 2025 tra le piattaforme di storage enterprise. In che modo la tecnologia Pure Storage supera tutti i problemi delle infrastrutture legacy? Scopriamolo!

Per comprendere il vero valore distintivo di Pure Storage si parte dal concetto di Modern Data Experience: non si parla più di performance hardware ma di un vero e proprio modello basato su:

  • velocità e agilità con memorie flash;
  • sicurezza by design;
  • analytics e AI senza limiti di scala;
  • Kubernetes e gestione intelligente.

Le aziende non possono più permettersi sistemi che rallentano applicazioni mission critical o processi di analytics. I dischi tradizionali non sono progettati per i carichi di lavoro moderni: troppo lenti, troppo fragili, troppo costosi in termini di manutenzione. Gli All-Flash Array (AFA) eliminano questo limite. Grazie a memorie interamente flash e tecnologie come NVMe-oF, garantiscono latenze ridottissime e throughput elevato. Significa database più rapidi, applicazioni più reattive e possibilità di elaborare analytics in real time. Un salto quantico rispetto all’esperienza storage legacy.

In ottica cybersecurity, l’approccio Longwave è sempre stato Security by Design. Siamo tutti consapevoli che oggi il ransomware è un rischio più che concreto per ogni azienda; eppure, molti sistemi di storage tradizionali non integrano funzionalità avanzate di protezione: backup modificabili, snapshot vulnerabili, lunghi tempi di recovery. Pure Storage ribalta questo paradigma con un approccio basato su:

  • snapshot immutabili, inattaccabili anche da chi dispone di credenziali amministrative;
  • clustering attivo/attivo, che mantiene applicazioni e dati sempre disponibili;
  • RPO e RTO prossimi allo zero, per evitare interruzioni di servizio;
  • integrazione con i principali software enterprise, così che la protezione diventa parte del flusso operativo.

Abbiamo detto, inoltre, che le infrastrutture legacy spesso monolitiche, non sono in grado di reggere la crescita esponenziale dei volumi e la complessità delle query moderne. La scalabilità è uno dei limiti più consistenti degli storage tradizionali. Pure Storage introduce un’architettura disaggregata e scalabile, che permette di gestire milioni di file e oggetti senza degrado delle performance. scalare le risorse in maniera incrementale, senza downtime e soprattutto adottare modelli Storage-as-a-Service (STaaS), che semplificano la gestione di ambienti ibridi e multi-cloud. Il risultato è una piattaforma che supporta non solo i bisogni di oggi, ma anche quelli – imprevedibili – di domani.

Dal punto di vista applicativo, invece, sappiamo che le applicazioni moderne si muovono sempre più verso container e microservizi. Qui entra in gioco Portworx, la soluzione Kubernetes-native di Pure Storage che permette la gestione dello storage persistente, protezione dei dati, disaster recovery e sicurezza integrate in un’unica piattaforma.

 

Longwave e Pure Storage: innovazione al servizio delle imprese

Nel percorso verso uno storage performante e sicuro,  la nostra esperienza e le nostre competenze nell’integrazione di sistemi di storage e nella gestione di progetti complessi ci permette di tradurre le potenzialità di Pure Storage in soluzioni concrete, disegnate sulle esigenze specifiche di ogni azienda. Dal disegno architetturale al supporto post-implementazione, il nostro obiettivo è rendere semplice ciò che è complesso, aiutando le aziende a liberare il potenziale dei propri dati con la massima efficienza e sicurezza.

Il dato non è più un semplice archivio da custodire, ma diventa una risorsa da valorizzare. Con Pure Storage e Longwave, le aziende possono finalmente abbandonare i vincoli delle infrastrutture legacy e accedere a un nuovo paradigma: il Modern Data Experience. Un modello che consente all’azienda di:

  • eliminare i colli di bottiglia che bloccano applicazioni e processi critici;
  • muoversi senza vincoli tra on-premise e cloud, sfruttando appieno la flessibilità del multi-cloud;
  • garantire sicurezza continua, grazie a protezione nativa e aggiornamenti Evergreen™ che annullano i cicli di rinnovo tradizionali;
  • conciliare innovazione e sostenibilità, riducendo costi e impatto ambientale

In altre parole, il Modern Data Experience è la risposta a una domanda precisa: come trasformare i dati in un motore di innovazione e crescita. 

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