
Per molti anni, la rete Wi-Fi aziendale è stata considerata un’infrastruttura di base, raramente riconosciuta come asset strategico e funzionale al successo del business. Per questo, il modello di gestione adottato si basava su configurazioni manuali, visibilità parziale – senza analytics avanzati e telemetria continua – e manutenzione locale, legata alla presenza fisica dei tecnici per attività come aggiornamenti, sostituzioni o semplici verifiche.
Diversi fattori hanno contribuito poi all’affermazione di un approccio diametralmente opposto alla progettazione di una rete wireless da componente infrastrutturale ad abilitatore di produttività, sicurezza e continuità operativa. Su tutti il lavoro ibrido, con dipendenti che lavorano in ufficio solo alcuni giorni alla settimana e collaboratori esterni che si muovono tra sedi, home office e coworking.
Questo cambia la natura della rete: serve un’esperienza coerente, sicurezza identitaria e policy applicate indipendentemente dal luogo in cui l’utente si trova.
Il lavoro ibrido si inserisce in un contesto in cui tantissime aziende non ha più soltanto una sede e non parliamo solo di uffici sparsi su più città o Paesi ma anche di magazzini distanti dalla sede centrale, punti vendita e filiali numerose, stabilimenti produttivi con uffici annessi. In questi casi l’accesso di rete è il filo che tiene insieme l’intera infrastruttura.
La situazione si complica ulteriormente negli ambienti ad alta densità – come open space, sale conferenze, retail, scuole o ospedali – dove centinaia di dispositivi “competono” simultaneamente per lo spettro radio e necessitano di una rete capace di ottimizzare automaticamente canali, carichi e interferenze. Una rete tradizionale, gestita manualmente, non riesce a garantire un’esperienza stabile su larga scala.
In ambito industriale e sanitario, soprattutto, centinaia di device IoT come sistemi di controllo accessi, sensori ambientali, strumenti medicali, dispositivi wearable, sistemi di produzione digitalizzati, si collegano ogni giorno al Wi-Fi. L’IoT non può essere gestito con policy “statiche” come avveniva in passato: servono sistemi di accesso contestuale che riconoscono il device, applicano la policy corretta e isolano automaticamente comportamenti sospetti.
Cambia quindi anche il concetto di sicurezza, che non può più essere un “layer” aggiunto a posteriori. L’approccio tradizionale basato su autenticazioni deboli, password condivise, firewall centralizzati e controlli di sicurezza tardivi non è più sufficiente. La connettività wireless è uno dei principali vettori di attacco e richiede autenticazione identitaria, micro-segmentazione, controlli Zero Trust e capacità di bloccare minacce direttamente al punto d’ingresso.
Ma il fattore più determinante è che molte aziende continuano a investire sulla modernizzazione applicativa. Oggi ogni processo aziendale passa dal cloud: ERP, CRM, piattaforme di collaboration, sistemi logistici e MES, applicazioni verticali SaaS. Se la rete wireless è instabile, tutta l’esperienza digitale crolla. Serve investire anche sull’infrastruttura che sta alla base della connettività su cui l’applicazione stessa si appoggia.
Insomma: aziende distribuite, workforce ibrido, dispositivi IoT e servizi cloud. Ogni giorno miliardi di connessioni transitano su reti wireless aziendali, che devono essere allo stesso tempo affidabili, performanti e sicure.
Cisco Meraki Access, erogato come Powered Managed Service, risponde esattamente a questa complessità: un modello di rete cloud-managed, monitorata e gestita end-to-end da un team di professionisti certificati, con la garanzia degli standard verificati da Cisco. Scopriamolo nel dettaglio!
Cisco Meraki Access: da una dashboard, un ecosistema di rete gestito da cloud
Nei nostri progetti di Networking, implementiamo Meraki Access basato sul modello Cisco Managed Services.
Cisco Meraki consente di monitorare, configurare e controllare ogni componente della rete da una dashboard cloud-based, che offre una vista topologica chiara dell’intera infrastruttura:
- ogni access point è visualizzato sulla mappa fisica della sede;
- gli switch di accesso si vedono in relazione alle porte attive e ai client collegati;
- ogni dispositivo — laptop, smartphone, stampante IoT — è tracciato in tempo reale;
- provisioning zero-touch, quindi collega il dispositivo, lui trova la configurazione nel cloud e si auto-configura.
Questo significa sapere sempre chi è connesso, da dove e come sta usando la rete, per individuare colli di bottiglia, controllare accessi indesiderati e fare capacity planning strutturato. Una visibilità approfondita che permette di tenere sotto controllo traffico e applicazioni, ottenendo insight utili per ottimizzare performance e sicurezza.
Una sicurezza veramente “by design”. Cisco Meraki Access permette di segmentare automaticamente utenti e dispositivi (dipendenti, ospiti, IoT), applicare la migliore autenticazione in base al contesto (SSO aziendale o captive portal), utilizzare firewall Layer 7 direttamente sull’accesso, per bloccare applicazioni e traffico indesiderato e garantire policy enforcement automatico: ogni gruppo riceve sempre VLAN, permessi e filtri corretti, ovunque si connetta.
Per l’ottimizzazione delle performance, Meraki Access permette di automatizzare molte operazioni critiche, tipicamente gestite manualmente:
- ottimizzazione della copertura Wi-Fi – gli access point regolano automaticamente potenza e canali per evitare interferenze;
- bilanciamento del carico tra dispositivi – la rete assegna automaticamente le risorse agli utenti e applicazioni più critiche.
- sicurezza integrata e adattiva – rilevamento di dispositivi sospetti o comportamenti anomali, con possibilità di isolare o limitare l’accesso in tempo reale.
Uno dei punti di forza è la capacità di trasformare il troubleshooting da attività reattiva e dispendiosa a processo predittivo e guidato. Dalla dashboard, ogni anomalia viene rilevata in tempo reale e tradotta in azioni operative immediate:
- alert in tempo reale su interferenze, canali affollati, AP sovraccarichi;
- suggerimenti automatici di remediation;
- test remoti (ping, packet capture, analisi RF);
- analisi delle performance applicative con Meraki Insight.
Cisco Managed Services – Meraki Access: l’accesso di rete come servizio
Quando Meraki incontra il modello Cisco Managed Service, il valore aumenta ancora. L’intera rete Wi-Fi viene monitorata H24 7/7, configurata e aggiornata dal cloud da un team di esperti certificati Cisco, senza necessità di operare manualmente on-site.
La gestione proattiva dell’infrastruttura si basa sull’intervento strutturato in caso di attività sospette, comportamenti anomali ed eventi critici sulla rete.
Grazie alla dashboard Meraki centralizzata, ogni dispositivo invia la telemetria continua, permettendo di monitorare traffico, latenza, intensità del segnale, comportamento degli utenti e persino utilizzo applicativo. Se un access point comincia a mostrare un aumento di retransmission o congestione, interveniamo prima che il problema impatti gli utenti.
Zero downtime anche per i processi di aggiornamento. In una rete tradizionale, aggiornare firmware e patch può essere un processo manuale, complesso e soggetto a errori. Con Meraki Access gestito, l’analisi predittiva consente di pianificare in maniera strutturata upgrade o interventi preventivi.
Anche la sicurezza viene integrata dal primo momento. Segmentazione automatica dei dispositivi, isolamenti per guest e IoT, Air Marshal per rilevare access point non autorizzati e attacchi wireless, patch automatiche e controllo applicativo integrato garantiscono che la rete sia protetta senza richiedere continue verifiche manuali. Tutto questo è misurabile e trasparente grazie a report periodici che documentano disponibilità, performance, sicurezza e qualità dell’esperienza utente.
L’approccio di Longwave con Cisco Managed Service include anche capacity planning continuo: la rete cresce in parallelo all’azienda, adattandosi a nuove sedi, picchi di traffico o progetti temporanei, senza interruzioni operative. Il tutto è erogato con SLA chiari e tempi di risposta definiti.
Il risultato concreto per le aziende è sorprendente: meno downtime, meno incident, meno errori, con una rete che diventa un vero asset strategico invece di un semplice servizio di supporto. L’IT interno può concentrarsi sui progetti di innovazione, migliorare la collaborazione tra sedi, garantire continuità operativa e prendere decisioni basate su dati reali, senza essere sovraccaricato dalla gestione quotidiana della rete. Con Longwave – Cisco Gold Partner – e Meraki Access in modalità Cisco Managed Service, la connettività diventa un motore affidabile, sicuro e scalabile per far crescere il business.
